la Passione
Non è facile definire “la
passione”, ma è possibile, constatare come la passione trasformi le pietre in emozioni.
L’artista è colui che ha “la passione”, la
trasmette alle opere che si caricano di “emozione” di “élan vital” (slancio
vitale).
Quando i colori vengono trasformati in quadri, le note in musica, le parole diventano poesia, le pietre diventano architetture, si percepisce che le cose si sono caricate di vibrazioni
interne, di emozioni subliminali, di un profumo interno che
possiamo chiamare EMOZIONE.
E quando due
passioni si uniscono, quando i versi si
fondono con la musica e diventano lirica,
le folle vanno in delirio.
E’ come creare
”una nuova vita”: quadri, sculture, poemi,
libri, architetture, sinfonie, lirica, vengono
caricate di emozioni che sono percepite da chi entra in sintonia con l’artista, prendono
VITA, con la differenza che le opere d’arte sono SENZA TEMPO, non hanno una fine.
Quella che noi chiamiamo VITA ha
purtroppo, invece, un tempo finito: la signora Gioconda, con il suo pittore, è
deceduta da centinaia d’anni, mentre il suo quadro è esposto al Louvre, per
emozionare folle di visitatori e per un tempo indefinito.
L’origine
della passione è lo SPIRITO, che solo
l’uomo possiede, non l’hanno gli animali, né le piante. I filosofi dell’antica
Grecia scoprirono “l’anima” noi ci limitiamo a parlare dello ”spirito” che è in noi e di cui cercherò di evidenziare l’esistenza.
Ci sono uomini in cui la
passione è latente e non sanno cosa sia, ed altri in cui si manifesta prepotentemente: questi
sono gli artisti che la
trasmettono alle loro opere, caricandole di emozione. Queste si possono presentare
in forme gigantesche, come nel Giudizio Universale di Michelangelo, o in poemi come nella Divina Commedia, ove emergono, e trasmettono forti emozioni, ad ogni pennellata, ad ogni verso.
Siamo entrati nella
dimensione dello spirito, dove risiede la
capacità di creare eventi spirituali, eventi che vivificano la materia, la caricano
di emozioni e le trasmettono a chi ha capacità e sensibilità di percepirle.
Il ricettore reagirà nella misura della propria sensibilità emotiva che può
essere trascurabile o di alto livello
fino ad arrivare alla sindrome di Stendhal.
Le
religioni non si occupano dell’origine del fenomeno, ma sanno ben sfruttare le sue
manifestazioni: le sinagoghe e le chiese, sono infatti piene di opere d’arte.
L’arte, con
le sue opere, è come un collegamento, un ponte tra la materia e spirito e le
religioni la usano da sempre sapientemente al fine di propaganda, per emozionare e coinvolgere i fedeli.
Grazie per questo spunto di riflessione che rende interessante la possibilità di esplorare le infinite passioni nascoste nel quotidiano e che rendono più preziosa la nostra esistenza
RispondiEliminaBellissimo....
RispondiElimina"la passione trasformi le pietre in emozioni." che meraviglia di post! solo una persona come te poteva scrivere un pensiero del genere e sai perchè? Perchè tu sei l'artista che con la passione che ti ha sempre contraddistinto hai saputo trasformare la tua vita in un'avventura bellissima e piena di significato...hai saputo cogliere il meglio e trasformarlo in meraviglia ed oggi la tua passione continua a spingerti nelle tue ricerche e noi lettori del tuo blog non vediamo l'ora di scoprirne altri sviluppi!
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