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I NOSTRI FRATELLI VERDI



Quando, nell’alto Medioevo, il poverello di Assisi comunicò ai suoi confratelli il suo Cantico delle Creature, con cui espresse il suo amore per il mondo vegetale, allora il rapporto tra l’uomo e il verde era ancora quello dei tempi di Omero, ovvero quasi nullo, puramente estetico.

Francesco anticipò di quasi mille anni con la sua poesia, con la sua passione, il nuovo rapporto che gli scienziati avevano scoperto tra esseri umani e mondo verde.

Ora, dopo le sconvolgenti scoperte, sappiamo con certezza che il Regno Vegetale è molto simile al nostro,  per cui l’attributo di “fratelli” era ed è ampiamente giustificato. Oggi possiamo insegnare ai bambini ad abbracciare gli alberi e a rispettare e ad amare il mondo vegetale. Gli alberi sono nostri fratelli, ci nutrono con i loro frutti e ci danno l’ossigeno che ci fa respirare e vivere: nell’Universo in cui viviamo  sono i nostri migliori  alleati.
Il 21 Novembre di ogni anno si festeggia la Giornata Nazionale degli Alberi, un momento in cui si deve ricordare l’importanza che essi hanno per la nostra vita.

Nemico degli alberi è il Fuoco, anche se va ricordato che Francesco in un grande abbraccio in cui comprendeva l’Universo, con tutti gli esseri viventi, loda anche il Fuoco e, così, loda implicitamente anche la morte: tutto rientra nel piano universale nel quale siamo immersi e che lui faceva risalire certamente a Dio.

Ma gli agnostici, come me, preferiscono restare nel dubbio.

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