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IL BACIO AI PIEDI DI GESÙ DI NAZARET



Entrò in casa di Simone il lebbroso "in Betania" come una furia nella stanza da pranzo ove Gesù insieme ad alcuni apostoli e farisei era stato invitato a cena. 
Si buttò ai piedi di Gesù e in ginocchio li baciò, li lavò con le sue lacrime e li cosparse di un profumo prezioso che aveva portato con sè. Poi, sempre piangendo, li asciugò con i suoi lunghi capelli. 
I presenti assisterono ad una scena di alto e sconvolgente erotismo, che non era prevedibile in quel contesto di tempo e luogo. Era una donna peccatrice conosciuta da tutti e odiata e amata da tanti ma che trovò Gesù disponibile ad accogliere le sue lacrime e il suo pentimento. 
Tutti restarono scandalizzati che Gesù si lasciasse toccare da una donna "impura" come si diceva allora; evidentemente non la cacciò ma la comprese e capì il suo dolore e il suo pentimento. 

Tutti gli evangelisti narrano quasi con le stesse parole l'episodio. In quei momenti si verificò uno scontro tra due mondi, quello ebraico dei farisei e quello degli uomini che avevano una cultura antica precedente al pensiero di Gesù. 
Le lacrime della peccatrice furono il segno della contraddizione tra i due mondi e il suggello di un nuovo pensiero basato sull'amore, la comprensione e il perdono. 
Nessuno degli evangelisti narra quale fu lo sviluppo di quei momenti, e quale conclusione ebbero, ma possiamo pensare che Gesù non abbandonò la donna in lacrime e con affetto la confortò dimenticando il suo passato e la vita che conduceva. 

In quei  momenti Gesù stava attuando il suo messaggio che lui portava in sè e voleva donare a tutto il mondo. Siamo in presenza di uno dei fatti epici che sconvolgeranno il mondo futuro di cui noi siamo testimoni e partecipi.

Commenti

  1. Grazie Giorgio, per avermi ricordato che nessuno dei chierici è mai riuscito a spiegarmi perché l'Amore sensuale sia peccato mortale.

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  2. La Chiesa è ferma al Medioevo...ma Cristo ci dava già un messaggio diverso, che è stato stravolto. Cristo non giudicava, ma amava indifferentemente.

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