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LE PIU' AUTOREVOLI VITTIME DELL'INQUISIZIONE




GIOVANNA D’ARCO  1431


Giovanna D’Arco (Dante Gabriel Rossetti 1864)


L’inquisizione francese fu istituita nel 1184 nel concilio di Verona approvata da Papa Lucio III e dal'imperatore Barbarossa. Dopo 800 anni dall'editto di Costantino la Chiesa Cattolica si sentì tanto potente da potere distruggere fisicamente i suoi avversari. Erano cominciate le eresie tra cui quella dei "catari" che i cattolici francesi vedevano come un pericolo per l'unità della Chiesa. Nel 1431, una giovane contadina di modesta cultura che sentiva intimamente delle voci che le suggerivano un comportamento politico-religioso, finì intrappolata in questa atmosfera fideistica .  Giovanna D'Arco finì tra le spire di un tribunale terribile. Per lei l'Inquisizione fece costruire un'apposita gabbia di ferro nella quale la giovane ragazza innocente non poteva stare neanche seduta. Malgrado non avessero trovato nessuna prova contro di lei la condannarono a morte al supplizio del fuoco e il fumo di questo terribile sacrificio arrivo' al cielo, non certo per la gioia del padre Eterno. Il 30 maggio 1431 la giovanissima pulzella d'Orleans, appena diciannovenne, fu condannata al rogo dall'inquisizione come eretica e bruciata viva. Non si può immaginare che la crudeltà umana possa arrivare a tanta barbarie. Si resta stupiti come un mondo cristiano, che si credeva ispirato da concetti di umanità e amore per il prossimo, potesse arrivare ad abissi di crudeltà simili.
1400 anni dalla morte di Cristo si cadde in un oscurantismo senza pari. La pulzella pagò un'infinita ignoranza e cattiveria al punto che dopo pochi anni si rivalutò il processo contro questa ragazza innocente e fu proclamata Santa, divenendo un faro di libertà per l’intera cristianità. 
Il papato prosegui il suo Glorioso cammino, come se nulla fosse successo.


 GIROLAMO SAVONAROLA         1498 

Faceva parte dell’ordine Domenicano e diffuse le sue idee di libero pensatore non curandosi dei vincoli dell’Inquisizione. Si occupò di politica e ideò un nuovo tipo di governo teocratico per i medici Signori di Firenze. Fu scomunicato da papa Alessandro VI nel 1497 e venne impiccato e bruciato sul rogo come «eretico, scismatico e per aver predicato cose nuove».Le sue opere furono inserite nel 1559 nell'Indice dei libri proibiti, ma gli scritti di Savonarola sono stati riabilitati dalla Chiesa nei secoli seguenti, fino a essere presi in considerazione in importanti trattati di teologia. 
Il 30 maggio 1997 l’Arcidiocesi di Firenze iniziò addirittura la causa di beatificazione, dimostrando che il Papato ha la capacità di correggere le proprie posizioni ed errori da essi derivanti.
  

GIORDANO BRUNO     1600
Nel 1600 venne condannato al rogo dall’Inquisizione per le sue idee rivoluzionarie e autonome che rivelavano un uomo di tenace concetto e libero da canoni e regole preordinate. Faceva parte dell’ordine Domenicano e da religioso venne scomunicato e messo in galera per molti anni. Dopo 400 anni il Papa Giovanni Paolo II lo riabilitò e riconobbe l’errore della Chiesa così come era accaduto per Giovanna d'Arco e per Girolamo Savonarola. Queste tre condanne a morte costituiscono i tre pilastri esemplari della repressione di un’ideologia religiosa nei confronti della libertà di pensiero. 

L'umanità è sopravvissuta centinaia di anni di fronte a simili barbarie non curante della verità ma oggi riteniamo che questi abissi di crudeltà e di deviazione dall'onesto pensiero siano motivo di disprezzo assoluto di qualsiasi ideologia che possa trovare fondamento su simili crudeltà. 

E’ giusto che i giovani conoscano il pericolo a cui si va incontro seguendo ideologie repressive sbagliate, che hanno provocato più morti di tutte le guerre mondiali.    

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