Passa ai contenuti principali

UNA PERSONALE INTERPRETAZIONE DELLA MATERIA OSCURA


L’universo è formato da una materia con  ha due aspetti uno: la materia oscura, che costituisce l’86% della massa, e uno la materia ordinaria pari al 14% della massa che è quella in cui viviamo.
La scoperta è avvenuta per merito di un astronomo, Frutz Zwicky che, studiando la velocità di rotazione di una galassia e, in particolare, l’ammasso della Chioma di Berenice, notò che la velocità era anomala, e spiegabile solo con la presenza di una massa di materia non visibile.
Appresi che la parte, chiamata “materia oscura” lo è perchè non emette e non riflette la luce  e per questo è oggetto di laboriose ricerche da parte del mondo scientifico. 
Tra gli altri, sono alla ricerca della materia oscura: il laboratorio del Gran Sasso, col programma Xenon1t e il premio Nobel per la fisica, Leon M. Lederman. 

La scoperta è di grande rilievo, pari a quella recente delle onde gravitazionali, perché, per la prima volta, veniamo a conoscenza che tutto quello che vediamo e nel quale siamo immersi, è una piccola parte della massa dell’intero Universo. 
Ne ricaviamo che l’uomo non è più “la misura di tutte le cose”, come disse Pitagora, dato che ne conosce solo 14%, tutto il resto non le vede, e per questo, non lo può misurare  e lo ignora.


In attesa delle future scoperte scientifiche, ho adottato l’ipotesi dell’esistenza dei due mondi, quello della materia visibile, e quello della materia oscura.
L’esistenza del mondo della materia oscura, che è fisico, ma possiamo ipotizzare, anche metafisico, ci permette di immaginare che gli spiriti, che non vediamo perché fanno parte del mondo invisibile, ma di cui conosciamo per altre vie l’esistenza, vi abbiano sede.
Quando gli spiriti abbandonano il corpo, nel quale avevano fatto un’esperienza, secondo questa mia ipotesi, non finiscono nel nulla, ma ritornano nel mondo da cui provengono, e dove continueranno per sempre la loro evoluzione: il mondo della materia oscura.

La materia oscura è un’entità eterna, di proporzioni incommensurabili, contiene un numero enorme di galassie e ammassi di galassie a distanze tra loro di migliaia di anni luce, e tali, che possiamo ritenere, che tra loro non ci possono essere comunicazioni,ma solo azioni a distanza come la gravità o il magnetismo. Possiamo abbandonare la vaga, e poetica, espressione adottata dalle religioni, “i cieli” per stabilire che il luogo da dove provengono gli spiriti, è “La materia oscura.”

L’immensità delle dimensioni di tale materia,  ci consente di ipotizzare che gli spiriti vi abbiano sede, e che  esistono nuclei di spiriti provenienti da vari paesi, da varie religioni, come quella cristiana, ebrea, mussulmana, buddista, e tante altre.
Per l’enorme distanza reciproca, i vari nuclei non comunicano tra loro, ma tutti sono collegati mentalmente alla terra da cui provengono. Sulla terra hanno fatto una temporanea esperienza di vita, cioè di incarnazione. Hanno avuto il privilegio di vivere  nel mondo della materia visibile.

Ma recentissime ricerche scientifiche stanno mettendo oggi in dubbio l'esistenza della materia oscura: fino a quando non si avranno altre certezze mi piace convivere con questa mia interpretazione.




 

Commenti

Post popolari in questo blog

IL SATIRO DANZANTE

Nelle austere sale dell'ex convento dei Cappuccini, adattato con gusto a Museo del Satiro a Marsala, una mattina, dopo l'apertura, si udì il canto di una voce giovanile ma vibrante “ viva viva la vita” “viva viva la vite” I visitatori, sempre molto numerosi anche alle prime ore, si guardarono stupiti. Accorsero i guardiani e non videro nulla di anomalo, tutto era in ordine, non si erano resi conto che il Satiro si era svegliato dal suo sonno millenario e voleva esprimere la sua gioia irrefrenabile. “Sappiate” disse ai presenti “che io rappresento la gioia, la vita, io non ho legami né con il cielo né con la terra, io sono libero, non ho neanche vestiti …questo è il segno della mia assoluta libertà. Io canto l'ebbrezza e invito anche voi a unirvi a me e danzare con me, verranno anche le ninfe e danzeremo fino a notte. Sappiate che io non sono un satiro, come dite voi, io non ho orecchie di asino, non ho corna di capra, non ho la coda di cavallo;   i o sono un ...

L'UCCELLINO DELL'ADDAURA

Mi porse una pesante cartucciera e mi disse: "questa la porterai tu".  Era così alto che io, ancora piccolo, gli arrivavo poco sopra il ginocchio. Veniva dell'America e, a conseguenza di un incidente, doveva fare fisioterapia e camminare molto. I Cuccia erano venuti a stare vicino a noi    a Mondello   e il pomeriggio il Signor Beni (Benedetto) mi veniva a prendere per camminare e andavamo alle falde del monte Pellegrino, nella zona che era detta "Addaura", dal nome dell'alloro che cresceva spontaneo lì, ma che non era percorsa neanche dai pastori perchè troppo brulla e ripida. Ogni tanto lui sparava e qualche uccellino e io dovevo correre a raccoglierli ancora caldi e li mettevo dentro la cartucciera. Io ci soffrivo e lui non mi capiva, a volte la cartucciera si riempiva di povere vittime innocenti.  Camminavamo ore intere e ricordo ancora quello splendido paesaggio quando ancora non era arrivata la moda di avere un villino su quella montagna.  Po...

INTERVISTA A LAOCOONTE

“Dimmi cosa successe a Troia quel tragico giorno che tu peristi con i   tuoi due figli, ne hanno   parlato ampiamente Omero e   Virgilio, ma io voglio sentire dalla   tua viva   voce il   racconto di quel tremendo giorno. So che sono passati più di duemiladuecentootto anni, è finita la guerra di    Troia, e poi tante   guerre tra le quali due guerre mondiali. Ma principalmente è finito il politeismo, la tremenda religione per la quale tu sei   morto, per volere di Atena. Ora puoi parlare liberamente.” Ero in   Vaticano davanti il gruppo del Laocoonte, la cui storia riempirebbe libri. Questo monumento coinvolge storia, arte, poesia, politeismo, religione cristiana. Quando fu rinvenuto diventò l’origine dei musei Vaticani, e praticamente di tutti i musei. Plinio racconta che questo gruppo nella versione originaria era in bronzo, poi ne furono fatte delle copie in marmo dai romani, tutte pregevoli   perché il gruppo ha u...