Intendo dire che la Fede si distingue dalle manifestazioni che coinvolgono lo spirito più che il pensiero. I canti ecclesiastici per la loro poetica armonia sono qualcosa che tocca l'animo. La scenografia di un rito religioso è sempre notevole, il prete sull'altare con paramenti preziosi e colorati fa parte di un mondo onirico che travolge gli animi sensibili. Quando appare al balcone o in una piazza una figura come il Papa, di bianco vestito, crea emozione anche in chi non è credente.
Le immense cattedrali, le grandi scenografie architettoniche, pensiamo alle cupole, alle pareti delle chiese coperte di mosaici preziosi, gli affreschi, così come l'arte religiosa orientale, non possono lasciare indifferenti a prescindere dalla Fede di chi li osserva, travolgendo anche gli animi più lontani dai sentimenti religiosi.
Tutte le religioni hanno capito questo e lo sfruttano da sempre per riempire chiese, pagode e templi di gente, non necessariamente di fedeli. Molti riti sfruttano la sensibilità umana al fine di conquistare l'animo umano che, più la razionalità, sente l'emozione.
L'emozione travolge, rende schiavi. Molti riti religiosi sono eventi, annullano il processo logico e sfruttano il processo emotivo che uscendo dai canoni della ragione è incontrollabile, conducendo il singolo individuo ad accettare il trascendente, l'imponderabile.
Il mondo della religione con gli anni si è andato arricchendo di riti, canti, musica, che stordiscono la mente e annullano la ragione. Ciò è stupendo, e nessuno si può sottrarre all'emozione che suscitano i riti che hanno un valore in se stessi, pur non avendo niente di sacro, ma gratificano l'animo umano, come l'arte e la poesia.
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