Alla fine del 1970 il Comune di Termini Imerese deliberò di far costruire una scuola elementare affidandomi l'incarico della progettazione e direzione dei lavori. Dopo anni di fascismo durante i quali erano stato utilizzate e adattate case private a scuola, assolutamente inadeguate perchè non rispondenti alle norme igieniche più elementari, la nuova scuola doveva avere venti aule più servizi, palestra e alloggio del custode e un padiglione per uffici e direzione.
In quegli anni però era cominciata la consapevolezza sui problemi del clima e del risparmio energetico. Si discuteva allora del buco dell'ozono e dei problemi ecologici mondiali. L'Assessore regionale del tempo, nel 1980, emanò una circolare a tutti i progettisti invitandoli a rispettare il mondo della natura e il clima di questo mondo. Io recepii con entusiasmo questa direttiva e proposi di progettare una scuola che seguisse moderni criteri energetici: una scuola con riscaldamento ad energia solare.
La proposta fu accettata e di conseguenza tutto il progetto già approvato venne modificato nel senso che doveva rispettare criteri di risparmio energetico, anche utilizzando l'energia solare per riscaldare la scuola. La variante al progetto fu approvata e venne appaltato un nuovo lavoro seguendo questi nuovi criteri. Si cominciò dal pavimento che doveva essere coibentato e isolato in modo che non venisse disperso il calore, poi si passò alle mura che vennero progettate con pomice esterna e camera d'aria ripiena di polistirolo e camera esterna in arenaria in modo da avere il massimo di isolamento termico. Anche il soffitto venne isolato e i cassettoni delle serrande vennero isolate con polistirolo. L'impianto di riscaldamento era costituito da serpentine in tubi di rame a pavimento e da un serbatoio per l'accumulazione per il calore. Venne interessata una ditta specializzata per la fornitura e collocazione dei pannelli solari. Vennero previsti 78 collettori posti su telai in gruppi di 3 e distribuiti in tre file. Venne previsto anche un dispersore di calore e un impianto di circolazione forzata che doveva stare in un'apposita cabina di protezione. Questo sistema era previsto che venisse gestito da un tecnico anche se non richiedesse particolari manovre di gestione. Venne eseguito tutto e collaudato in pieno inverno così che si poté provare che la scuola aveva condizioni di abitabilità ottimali.
A quel tempo, di sicuro, in Sicilia era una delle prime scuole che seguiva l'idea di risparmiare l'energia, ridurre i consumi e sfruttare e ottimizzare le fonti di energia pulita e rinnovabile.
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