- Morte, Morte, Morte! - Così grida uno scheletro umano col braccio destro
alzato, mentre con la mano sinistra tiene un arco che usa per lanciare le sue frecce
mortali, a cavalcioni su uno scheletro di cavallo lanciato al galoppo per le strade del
mondo.
- Tutti morirete! - grida ancora lo scheletro - non serve a nulla rifugiarsi nelle religioni, moriranno anche le suore e i vescovi -, come si vede nel gruppo a sinistra del quadro dove ci sono ben 12 figure, tra cui 2 suore e 2 vescovi, dall’espressione terrorizzata che guardano il cavallo scatenato dalla coda imponente e svolazzante.
Lo scheletro col braccio destro alzato grida - Morte, Morte - e anche il filo di erba e tutte le foglie del più grande albero, come quelle di tutti i boschi e foreste, finiranno nel nulla perché così è stabilito dalla Legge per cui ogni essere vivente che ha avuto un inizio avrà una fine.
Il suo braccio destro alzato lo ritroviamo nel braccio destro alzato del Redentore nel ”Giudizio Universale” dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina che condannava tutti senza pietà.
Guardando il quadro da destra si notano 17 figure umane, in gran parte costituite da eleganti signore adornate da ricche collane che sembrano non curarsi della Morte perché immerse nel lusso più sfrenato non sapendo che neanche il rifugio nel lusso le salverà dalla Morte.
Sullo sfondo del quadro notiamo una figura che conduce a passeggio due cani che sembrano fortemente impressionati dalla presenza del grande scheletro; evidentemente quella figura scheletrica impressiona questi animali che non l’hanno mai vista perché non conoscono la morte e sono ancora impregnati di vitalità.
Ma come abbiamo detto qualunque essere vivente finirà e anche le infinite specie di mammiferi, pesci, uccelli che popolano il mare e l’aria finiranno nel nulla.
Lo scheletro del cavallo bianco ricorda i 4 cavalli dell’Apocalisse simbolo di guerra e potere; finiranno anche loro nel nulla come finirà la Terra su cui viviamo, il Sistema Solare, la Via Lattea, le infinite Costellazioni, i Buchi Neri…insomma l’Universo intero.
“Io sono la morte che cavalca gli spazi siderali e quando finirà la mia cavalcata con il mio Trionfo anche io e il mio cavallo finiremo nel nulla.”
- Tutti morirete! - grida ancora lo scheletro - non serve a nulla rifugiarsi nelle religioni, moriranno anche le suore e i vescovi -, come si vede nel gruppo a sinistra del quadro dove ci sono ben 12 figure, tra cui 2 suore e 2 vescovi, dall’espressione terrorizzata che guardano il cavallo scatenato dalla coda imponente e svolazzante.
Lo scheletro col braccio destro alzato grida - Morte, Morte - e anche il filo di erba e tutte le foglie del più grande albero, come quelle di tutti i boschi e foreste, finiranno nel nulla perché così è stabilito dalla Legge per cui ogni essere vivente che ha avuto un inizio avrà una fine.
Il suo braccio destro alzato lo ritroviamo nel braccio destro alzato del Redentore nel ”Giudizio Universale” dipinto da Michelangelo nella Cappella Sistina che condannava tutti senza pietà.
Guardando il quadro da destra si notano 17 figure umane, in gran parte costituite da eleganti signore adornate da ricche collane che sembrano non curarsi della Morte perché immerse nel lusso più sfrenato non sapendo che neanche il rifugio nel lusso le salverà dalla Morte.
Sullo sfondo del quadro notiamo una figura che conduce a passeggio due cani che sembrano fortemente impressionati dalla presenza del grande scheletro; evidentemente quella figura scheletrica impressiona questi animali che non l’hanno mai vista perché non conoscono la morte e sono ancora impregnati di vitalità.
Ma come abbiamo detto qualunque essere vivente finirà e anche le infinite specie di mammiferi, pesci, uccelli che popolano il mare e l’aria finiranno nel nulla.
Lo scheletro del cavallo bianco ricorda i 4 cavalli dell’Apocalisse simbolo di guerra e potere; finiranno anche loro nel nulla come finirà la Terra su cui viviamo, il Sistema Solare, la Via Lattea, le infinite Costellazioni, i Buchi Neri…insomma l’Universo intero.
“Io sono la morte che cavalca gli spazi siderali e quando finirà la mia cavalcata con il mio Trionfo anche io e il mio cavallo finiremo nel nulla.”
Il “Trionfo della morte” è esposto nella Galleria di Palazzo Abbatellis a Palermo.
La sua data e il suo autore sono ignoti ma la sua fama è grandissima.
Pasqua 2019
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