Una mattina del 1973 Marilù prese un grande cartone, prese pennelli e colori ad acquerello e cominciò a dipingere un quadro il cui soggetto era incomprensibile: lei seguiva la sua ispirazione e dipingeva quando ne sentiva l'estro.
In altre occasioni aveva dipinto fiori allegri e sgargianti, gioia e fantasia. Quando il quadro fu finito io non lo capii e vidi che era tutto nero con qualche disegno a colori e lo misi in archivio insieme a tanti altri disegni.
Passarono alcuni anni durante i quali si diffuse la conoscenza dei buchi neri in astronomia e se ne parlò tanto e anzi mi divertivo a intimidire i miei nipotini Riccardo ed Edoardo con un discorso che facevo sul "nero dei buchi neri".
Un giorno casualmente mi venne tra le mani il quadro di Marilù e improvvisamente capii il soggetto di quel quadro: capii che Marilù rappresentando una sua visione, forse un sogno, inconsapevolmente aveva dipinto un fenomeno del cielo.
Mi resi conto che quei misteriosi disegni che Marilù aveva fatto su fondo nero esprimevano uno dei più strani fenomeni celesti, la materia oscura e i buchi neri. I buchi neri sono un anomalia dei cieli e non c'è galassia che non ne abbia uno.
Gli scienziati hanno scoperto, con l'aiuto del telescopio spaziale Habble, che la nostra galassia ne ha uno immenso, capace di inghiottire intere costellazioni.
I buchi neri non li ha visti mai nessuno perchè la loro gravità è così forte che assorbe la luce. Quelle pennellate di tanti colori all'interno dei vortici neri, nel suo quadro, a mio parere raffigurano l'orizzonte degli eventi, ovvero il confine di passaggio tra il Cosmo e i buchi neri, dove ancora arriva la luce per poi scomparire nella profondità del nero.
Marilù aveva avuto un'ispirazione e, pur non conoscendo il tema, aveva espresso un concetto difficile da esprimere in forma pittorica.
Finalmente capii quel quadro, lo appesi al muro del mio soggiorno e ritengo che sia una delle sue opere più misteriose e nel contempo più significative.
Amo quel quadro come uno dei quadri più notevoli che possiedo e che Lei mi ha lasciato.
Oggi 10 Aprile viene data a tutto il mondo la notizia che un'equipe di 100 scienzati è riuscita a fotografare un buco nero e il suo orizzonte degli eventi distante 55 milioni di anni luce dalla Terra...ed è proprio come l'aveva dipinto Marilù nel 1973,
https://www.repubblica.it/scienze/2019/04/10/news/oggi_vedremo_la_prima_immagine_di_un_buco_nero-223681743/
In altre occasioni aveva dipinto fiori allegri e sgargianti, gioia e fantasia. Quando il quadro fu finito io non lo capii e vidi che era tutto nero con qualche disegno a colori e lo misi in archivio insieme a tanti altri disegni.
Passarono alcuni anni durante i quali si diffuse la conoscenza dei buchi neri in astronomia e se ne parlò tanto e anzi mi divertivo a intimidire i miei nipotini Riccardo ed Edoardo con un discorso che facevo sul "nero dei buchi neri".
Un giorno casualmente mi venne tra le mani il quadro di Marilù e improvvisamente capii il soggetto di quel quadro: capii che Marilù rappresentando una sua visione, forse un sogno, inconsapevolmente aveva dipinto un fenomeno del cielo.
Mi resi conto che quei misteriosi disegni che Marilù aveva fatto su fondo nero esprimevano uno dei più strani fenomeni celesti, la materia oscura e i buchi neri. I buchi neri sono un anomalia dei cieli e non c'è galassia che non ne abbia uno.
Gli scienziati hanno scoperto, con l'aiuto del telescopio spaziale Habble, che la nostra galassia ne ha uno immenso, capace di inghiottire intere costellazioni.
I buchi neri non li ha visti mai nessuno perchè la loro gravità è così forte che assorbe la luce. Quelle pennellate di tanti colori all'interno dei vortici neri, nel suo quadro, a mio parere raffigurano l'orizzonte degli eventi, ovvero il confine di passaggio tra il Cosmo e i buchi neri, dove ancora arriva la luce per poi scomparire nella profondità del nero.
Marilù aveva avuto un'ispirazione e, pur non conoscendo il tema, aveva espresso un concetto difficile da esprimere in forma pittorica.
Finalmente capii quel quadro, lo appesi al muro del mio soggiorno e ritengo che sia una delle sue opere più misteriose e nel contempo più significative.
Amo quel quadro come uno dei quadri più notevoli che possiedo e che Lei mi ha lasciato.
Oggi 10 Aprile viene data a tutto il mondo la notizia che un'equipe di 100 scienzati è riuscita a fotografare un buco nero e il suo orizzonte degli eventi distante 55 milioni di anni luce dalla Terra...ed è proprio come l'aveva dipinto Marilù nel 1973,
https://www.repubblica.it/scienze/2019/04/10/news/oggi_vedremo_la_prima_immagine_di_un_buco_nero-223681743/
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