Quando ero bambino, circa 100 anni fa in famiglia ci si appoggiava ad uno "spesaiolo". Veniva la mattina in casa, si scriveva le ordinazioni poi tornava dopo qualche ora e consegnava la merce acquistata, mi ricordo ancora la laboriosa consegna: prezzo, confezione, quantità, era un'operazione lunga e faticosa. Altri prodotti si compravano direttamente dai venditori ambulanti, che per richiamare l'attenzione erano costretti a gridare la loro mercanzia. Il più famoso era il venditore di sale che in giro per le strade abbanniava: "Haio 'u sale, quannu mi cercate nu mi trovate, accattatevi 'u sale". Spesso passava per le strade con un carrettino trainato da un asinello. Altro venditore ambulante era quello che vendeva shakaso' (fibra vegetale intrecciata che si utilizzava per pulire le pentole di rame) e sapone molle, di cui nelle cucine c'era sempre bisogno. Questo venditore vendeva anche" rina "d'argento che era una sabbia bianchissima che si usava per pulire le pentole di rame. Passava anche l'arrotino (ammola cutieddi), un'altro ambulante particolare era colui che vendeva la pannocchia bollita di granoturco chiamata "pollanchella".
Mi ricordo ancora che alcuni ragazzi portavano in giro il gelsomino infilato in delle spighe vegetali naturali che si trovano sulla montagna, mi ricordo ancora in via libertà questi profumatissimi fiori che una volta arrivati a casa appassivano velocemente.
Ma il venditore più originale era quello che passava gridando "chi sunnu cavure" aveva in testa un cono di rame che copriva le sue melanzane tagliate a quaglie e poi fritte. Il cono di rame serviva a mantenere calde le melanzane. La stessa cosa si verificava per il pane e panelle che a tutte le ore trovava acquirenti. In pochi anni sparirono gli spesaioli e poi venditori ambulanti perchè il traffico automobilistico non consentì più le vendite per strada, si è perduta così una tradizione che risaliva ai tempi antichi quando la città e gli usi erano diversi, così come i suoni della città che vennero private delle allegre "abbanniate"!
foto tratta da: http://reportagesicilia.blogspot.com/2011/10/ncutti-ncutti-lhaiu-i-vruoccoli-sodi.html
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Grande Giorgio... A Mondelllopee fortuna gli abbanniatori si trovano ancora e ci permettono di sedare il caldo con una bibita fresca o la fame con le Pollanche... Un Abbraccio!
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