Passa ai contenuti principali

RADIO LONDRA E IL COLONNELLO STEVENS


Durante la guerra il colonnello Stevens era il più noto dei nostri amici. "E' il colonnello Stevens che vi parla da Londra".... Parlava un buon italiano ma con un accento inglese molto divertente. Durante il fascismo erano ammesse piccole radio ma era proibito ascoltare radio Londra. Sapevamo che la dittatura viaggiava sulle menzogne, il fascismo aveva reso gli italiani schiavi dei discorsi di Mussolini. Quando mi rifugiai sull'Appennino ligure, ci riunivamo in una casa e noi giovani ascoltavamo in una stanza buia per non farci vedere dall'esterno: "E' il colonnello STEVENS che vi parla da Londra...". Così apprendemmo che in una notte avevamo perso un impero, poi avevamo perso la Libia e tutta l'Africa. 
La dittatura fascista era costretta a nascondere la verità per portare gli italiani come buoi al macello. Bisogna insegnare nelle scuole che la dittatura è la peggiore cosa che possa capitare ad un popolo. Dobbiamo non dimenticare che la follia di un uomo può mettere in ginocchio un'intera nazione e portarla alla sua rovina. 
Eravamo arrivati alla follia pura: noi "clandestini della radio" aspettavamo di raccogliere notizie delle disfatte dell'esercito italiano ove combattevano i nostri fratelli e figli. Assurdo! Gioivamo delle disfatte italiane e questo fatto era inumano e contro natura. Il colonnello Stevens era il nostro araldo... Questo fatto dal punto di vista etico è stato  incomprensibile e ineguagliato e mai più speriamo che non accada mai più.

Commenti

Post popolari in questo blog

IL SATIRO DANZANTE

Nelle austere sale dell'ex convento dei Cappuccini, adattato con gusto a Museo del Satiro a Marsala, una mattina, dopo l'apertura, si udì il canto di una voce giovanile ma vibrante “ viva viva la vita” “viva viva la vite” I visitatori, sempre molto numerosi anche alle prime ore, si guardarono stupiti. Accorsero i guardiani e non videro nulla di anomalo, tutto era in ordine, non si erano resi conto che il Satiro si era svegliato dal suo sonno millenario e voleva esprimere la sua gioia irrefrenabile. “Sappiate” disse ai presenti “che io rappresento la gioia, la vita, io non ho legami né con il cielo né con la terra, io sono libero, non ho neanche vestiti …questo è il segno della mia assoluta libertà. Io canto l'ebbrezza e invito anche voi a unirvi a me e danzare con me, verranno anche le ninfe e danzeremo fino a notte. Sappiate che io non sono un satiro, come dite voi, io non ho orecchie di asino, non ho corna di capra, non ho la coda di cavallo;   i o sono un ...

L'UCCELLINO DELL'ADDAURA

Mi porse una pesante cartucciera e mi disse: "questa la porterai tu".  Era così alto che io, ancora piccolo, gli arrivavo poco sopra il ginocchio. Veniva dell'America e, a conseguenza di un incidente, doveva fare fisioterapia e camminare molto. I Cuccia erano venuti a stare vicino a noi    a Mondello   e il pomeriggio il Signor Beni (Benedetto) mi veniva a prendere per camminare e andavamo alle falde del monte Pellegrino, nella zona che era detta "Addaura", dal nome dell'alloro che cresceva spontaneo lì, ma che non era percorsa neanche dai pastori perchè troppo brulla e ripida. Ogni tanto lui sparava e qualche uccellino e io dovevo correre a raccoglierli ancora caldi e li mettevo dentro la cartucciera. Io ci soffrivo e lui non mi capiva, a volte la cartucciera si riempiva di povere vittime innocenti.  Camminavamo ore intere e ricordo ancora quello splendido paesaggio quando ancora non era arrivata la moda di avere un villino su quella montagna.  Po...

INTERVISTA A LAOCOONTE

“Dimmi cosa successe a Troia quel tragico giorno che tu peristi con i   tuoi due figli, ne hanno   parlato ampiamente Omero e   Virgilio, ma io voglio sentire dalla   tua viva   voce il   racconto di quel tremendo giorno. So che sono passati più di duemiladuecentootto anni, è finita la guerra di    Troia, e poi tante   guerre tra le quali due guerre mondiali. Ma principalmente è finito il politeismo, la tremenda religione per la quale tu sei   morto, per volere di Atena. Ora puoi parlare liberamente.” Ero in   Vaticano davanti il gruppo del Laocoonte, la cui storia riempirebbe libri. Questo monumento coinvolge storia, arte, poesia, politeismo, religione cristiana. Quando fu rinvenuto diventò l’origine dei musei Vaticani, e praticamente di tutti i musei. Plinio racconta che questo gruppo nella versione originaria era in bronzo, poi ne furono fatte delle copie in marmo dai romani, tutte pregevoli   perché il gruppo ha u...