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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

INTERVISTA ALLA DAMA CON L'ERMELLINO

“Ma dove guardi, con quegli occhi grandi e belli fissati all’infinito?  Cecilia Gallerani, scendi dal trono, non sei una madonna, non hai un bambino in braccio, ma hai  un piccolo e brutto animale. Vieni a sederti su questa panca, sei lì da ben cinquecentoventotto  anni e devi esserne stufa. Ti devo fare alcune domande.  Chi decise che non dovevi indossare orecchini?” “Ne discussero a lungo Ludovico e Leonardo, poi decise Leonardo, che voleva dare risalto unicamente alla forma del viso con la cuffia che indossavo e che, coprendo completamente i capelli, evidenziava le linee dell’ovale”, ri spose con eleganza la fanciulla. “Sai, per il ritratto di Franca Florio, dipinto da Boldrini intervenne il parere di D’Annunzio che, anche in quel caso, consigliò di non mettere orecchini.  Poi desidero chiederti se il nastrino nero che taglia la tua fronte lo portasti tu? " “Quella fu idea di Leonardo, ha pochi precedenti nella pittura. Leonardo si sottomi...

I NOSTRI FRATELLI VERDI

Quando, nell’alto Medioevo, il poverello di Assisi comunicò ai suoi confratelli il suo Cantico delle Creature, con cui espresse il suo amore per il mondo vegetale, allora il rapporto tra l’uomo e il verde era ancora quello dei tempi di Omero, ovvero quasi nullo, puramente estetico. Francesco anticipò di quasi mille anni con la sua poesia, con la sua passione, il nuovo rapporto che gli scienziati avevano scoperto tra esseri umani e mondo verde. Ora, dopo le sconvolgenti scoperte, sappiamo con certezza che il Regno Vegetale è molto simile al nostro,  per cui l’attributo di “fratelli” era ed è ampiamente giustificato. Oggi possiamo insegnare ai bambini ad abbracciare gli alberi e a rispettare e ad amare il mondo vegetale. Gli alberi sono nostri fratelli, ci nutrono con i loro frutti e ci danno l’ossigeno che ci fa respirare e vivere: nell’Universo in cui viviamo  sono i nostri migliori  alleati. Il 21 Novembre di ogni anno si festeggia la Giornata Nazionale...

LA PAROLA ALLE PAROLE

All'alba dell’inizio del terzo millennio, le parole si svegliarono con un potere che non avevano mai avuto: erano in grado di parlare e avevano personalità. Era successo che le lettere dell’alfabeto, per una misteriosa ragione, si erano fuse tra loro, come   atomi diversi venuti a contatto, si erano uniti,   avevano formato le molecole, così le lettere formarono le parole, che erano una cosa diversa. Una rivoluzione.   Le   lettere A, c, q, u, a , formarono la parola Acqua e ne furono felici. La parola “acqua” è importantissima per dare vita e quindi   lei si sentiva indispensabile. Due atomi di idrogeno H 2   assieme a uno di ossigeno     avevano formato la formula H 2 O , avevano creato un elemento che ci fa vivere. Tutte le parole, quelle dei libri, dei giornali, dei vocabolari, si svegliarono, presero coscienza di essere   una cosa diversa dalla somma delle singole lettere. Ossigeno si sentì importante e disse   all'idrogen...

Cap. 1 - TOUTANKHAMON E LORD CARNARVON

“Sire” disse   Carnarvon rivolto al Re “sono onoratissimo di incontrarla qui nello stesso luogo ove nel 1922 io interruppi   la sua eterna pace. Da troppo tempo avevo chiesto in alto loco di poter parlare con lei per rivolgerle alcune domande, per aver chiarito alcuni dubbi che mi hanno tormentato da quando cercavo la sua tomba, e che mi tormentano ancora quassù.”                                                                                                      ...

LE PIANTE HANNO I CINQUE SENSI

LA   LETTERATURA ANTICIPA LA SCIENZA            “ Vi prego, disse   il sicomoro rivolto ai suoi vicini, non fate parola di quello che vedrete, tutto deve restare un segreto …”. Questo colloquio   tra alberi, si svolgeva in Egitto nel giardino della bellissima regina Nefertiti, duemila cinquecento anni fa circa. La   novella venne scritta in geroglifici da un letterato dell’epoca. Il racconto nel 1900 venne tradotto in italiano dalla direttrice del Museo Egizio di Torino Edda Bresciani. Dal testo si ricava che gli Egiziani ritenevano possibile che le piante parlassero tra loro, che vedessero e avessero   sensibilità. Siamo nel mondo letterario, ma dopo un lunghissimo silenzio di millenni è stato da me   scritto e pubblicato nel 1999 il libro “La parola agli alberi” che riporta quel colloquio, facendo parlare altri settanta alberi come se fossero miei amici.    Ho abbattuto il muro del silenzio, che per millen...