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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

INTERVISTA A LAOCOONTE

“Dimmi cosa successe a Troia quel tragico giorno che tu peristi con i   tuoi due figli, ne hanno   parlato ampiamente Omero e   Virgilio, ma io voglio sentire dalla   tua viva   voce il   racconto di quel tremendo giorno. So che sono passati più di duemiladuecentootto anni, è finita la guerra di    Troia, e poi tante   guerre tra le quali due guerre mondiali. Ma principalmente è finito il politeismo, la tremenda religione per la quale tu sei   morto, per volere di Atena. Ora puoi parlare liberamente.” Ero in   Vaticano davanti il gruppo del Laocoonte, la cui storia riempirebbe libri. Questo monumento coinvolge storia, arte, poesia, politeismo, religione cristiana. Quando fu rinvenuto diventò l’origine dei musei Vaticani, e praticamente di tutti i musei. Plinio racconta che questo gruppo nella versione originaria era in bronzo, poi ne furono fatte delle copie in marmo dai romani, tutte pregevoli   perché il gruppo ha u...

INTERVISTA ALLA PIETA' IN SAN PIETRO

“Ti voglio intervistare, Maria, ti prego in ginocchio, rispondi ad alcune mie domande, può darsi che la tua bellezza mi faccia tornare alla Fede in tuo figlio. Sei lì ferma da quasi cinquecentodiciotto anni,  devi essere stanca. Hai visto passare milioni  di fedeli, turisti, curiosi e agnostici  come me. Sei il monumento più  bello, famoso e visitato del mondo cristiano” , d issi guardando il gruppo  marmoreo  dove  sembra che  la madre  presenti all’umanità il corpo del figlio, così come è stato ridotto dai carnefici, lui che da vivo sfamava le folle di pane e conoscenza. Ero in San Pietro, dove mi ero recato dopo la chiusura con un permesso speciale del Vaticano per intervistare la Pietà. “La  prima  cosa che voglio chiederti è perché, secondo te, tuo figlio fu condannato a morte?” Maria rispose cortesemente: “Ho già esposto il mio pensiero nella prima Assemblea...

A SILVIA

“Siediti vicino a me, voglio guardare da vicino i tuoi famosi occhi, ridenti e fuggitivi , ma voglio vedere anche il resto che non è poco, ne devo parlare nel mio blog, ti metterò assieme a Nefertiti, alla Venere di Milo, alla Gioconda e alla Vergine delle rocce; starai tra le donne più belle del mondo”. Con Silvia ci eravamo incontrati nella sua casa a Recanati, dove lei aveva tessuto la faticosa  tela e da dove partiva quella  voce che tanto aveva sconvolto il cuore del giovane poeta. “L a prima cosa che voglio sapere è qual è il tuo vero nome: so che Silvia  è un nome di fantasia che ti diede Giacomo”. “Sappi” disse Silvia “che con Giacomo ci conoscemmo per caso. Io ero figlia del cocchiere di casa del Conte Leopardi, e il  mio vero nome era Teresa Fattorini, che non aveva niente di poetico.  Silvia mi volle chiamare  lui e io ne sono fiera”. “Vorrei sapere ancora se il tuo perpetuo canto era spontaneo o motivato. La risposta mi inter...

Viaggio verso la Libertà

Alzai lo zaino e mi accorsi che era troppo pesante, avevo esagerato, e con quel carico sulle spalle dovevo attraversare tutta l’Italia; non mi sembrava possibile. Quella mattina avevo presa una decisione irrevocabile: da giorni mi sentivo braccato dalla polizia fascista, restare tra quei monti a me estranei, mi dava un incubo indicibile. Sentivo un bisogno, una forza interiore che mi spingeva a rischiare tutto, anche la vita. Avevo praticato sulle Alpi uno sport estremo, avevo scalato sulle Dolomiti pareti verticali, il pericolo mi stimolava, lo avevo cercato per sfidare me stesso, ora lo dovevo affrontare per sfidare gli eventi che incalzavano. Era necessario alleggerire lo zaino, dovevo lasciare il superfluo, ma cosa era il superfluo in quelle circostanze? E c osa era il necessario? Era difficile immaginare a cosa andavo incontro, non sapevo cosa volesse dire andare verso un fronte di guerra che da mesi era fermo al Centro Italia, lungo la linea che i tedeschi avevano c...

MONNALISA E IL SUO MISTERO INTERVISTA ALLA GIOCONDA

“Monna Lisa abbandona il tuo misterioso sorriso, vengo inviato dal più importante strumento di informazione al mondo e i lettori vogliono conoscere il tuo mistero e mi hanno mandato a te per intervistarti”. “La prima domanda che voglio farti è: quale rapporti avevi con Leonardo e com’era il pittore come uomo”. “Sono ben lieta di risponderti, Io e Leonardo ci frequentammo per anni, le pose per il quadro non finivano mai e lui non era mai soddisfatto. Con me si comportò sempre da gran signore, non mi toccò mai, ma spesso mi guardava con quei suoi occhi intensi che sembravano voler scoprire la mia anima. Nel suo studio passavano le modelle più belle di Firenze, che lui dipinse nei suoi quadri come Madonne. Tutte si innamoravano di lui per il suo fascino e la sua intelligenza, ma lui restò solo come dentro uno scafandro impenetrabile; anche io mi innamorai di lui, ma lui mi tenne sempre a distanza e preferì la sua solitudine”. “La seconda domanda che volevo farti è: che rapporti c...

Ratzinger, un papa eretico

Perché secondo me Ratzinger è eretico?   Quando scrisse il libro Introduzione al Cristianesimo non era Papa, ma   solo Cardinale, e nel Conclave fu fatto Papa malgrado il libro fosse già noto a tutti i Cardinali che lo elessero. Quello che lui aveva scritto fu chiaramente dimenticato e passò sotto silenzio in Conclave. Tutto andò liscio per alcuni anni, poi però, ad un certo punto dopo alcuni anni di Pontificato, accadde un fatto mai accaduto, se non nel caso di Celestino V: il Papa si dimise lasciando tutto il mondo   sconvolto perché non ci furono motivazioni convincenti . Il famoso libro a pagina pag. 281 dice: “Come potrebbe Dio avere gioia delle pene sofferte da una sua creatura, e persino dal suo stesso figlio … se mai fosse possibile vedere in esse la valuta con cui acquistare da lui la redenzione?” (J. Ratzinger - Introduzione al Cristianesimo pag. 281) Ratzinger si pose dalla parte del Padre e fece conoscere al mondo la sua verità. Verità ...

La Vergine delle rocce

ll quadro della Vergine delle rocce di Leonardo Vinci ebbe una storia unica perché fu dipinto due volte, sempre a Milano: una prima versione venne dipinta nel 1483 e una seconda volta nel 1494. La prima versione si trova oggi al museo del Louvre a Parigi e la seconda alla National Gallery di Londra; entrambi sono tra i quadri più interessanti  e meglio esposti nei due musei. Si possono fare vari commenti, estetico, pittorico, storico, emozionale, ma io vorrei provare (da ingegnere e non da storico dell’arte..) a fare un commento spaziale cioè, esaminare come Leonardo frazionò lo spazio dividendolo in diversi piani di lettura. Nel quadro il pittore creò piani prospettici che vanno dal dito indice della mano destra dell’angelo fino all’infinito.  In questi piani o spazi, si svolge la scena dove i personaggi sono la Madonna, l’angelo e due bambini che sembrano giocare ai loro piedi. Soffermandoci sulla prima versione, cioè quello senza le varianti chieste dalla committ...