Venne in studio presentatami da mio fratello Sergio: era la dottoressa Passalacqua pediatra dell'ospedale dei bambini. Era giovane piccola e rotonda, entrò e parlò per un'ora senza farmi capire cosa voleva: a fatica appresi che aveva un terreno libero e disponibile per costruire. Non sapeva cosa realizzare e che uso farne, però aveva una grande voglia di accogliere quanti avevano bisogno di aiuto. Dopo lunghi discorsi concretizzammo che io dovevo progettare una sede per l'accoglienza di bambini, anziani, ragazze madre e donne abbandonate a cui lei avrebbe dedicato la sua vita. Era una persona di enorme disponibilità, che sembrava uscita dai Vangeli, in carità e dedizione superava il dettato di Cristo: non lasciava tutti i suoi beni ai poveri, ma voleva fare di più, gestirli per loro conto affinché non andassero perduti da una cattiva amministrazione. Tutto quello che possedeva lo mise a disposizione dei bisognosi. Capito questo io rima...