Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2019

LA BANCA DEI POVERI

Nel 1976 un banchiere, di nome Muhammad Yumus, ideò la banca dei poveri. Avendo visto che nel mondo il credito era sfruttato da alti interessi inaccessibili alle famiglie più povere, ideò di finanziare anche quelli che non avevano garanzie da dare. Finanziò migliaia e migliaia di poveri con la semplice garanzia della parola.  Il risultato fu che questo micro credito si diffuse enormemente, agevolando le famiglie più povere, si sviluppò in Bangladesh, nelle Filippine e in tanti posti dove la miseria era più profonda. Questo micro credito ha acconsentito non solo alla banca di riscuotere utili, ma anche di impiegare migliaia di dipendenti che lavorano esclusivamente per la banca.  Oggi questo modello di banca è la più importante istituzione mondiale nel campo del microcredito .  È presente in  81.393 villaggi  del Bangladesh con 2.568 filiali, tutte informatizzate, per servire più di 8,8 milioni di clienti: il 96,5 per cento di loro è costituito da  donne ...

LA CIRCONCISIONE UNA PRATICA DISUMANA

Giorni fa apparve sui giornali la notizia che un bimbo di pochi mesi era morto a seguito di una operazione di circoncisione. Evidentemente era stata eseguita in modo embrionale e mancando di opportuni strumenti. La pratica della circoncisione è praticata da quasi un terzo della popolazione mondiale ed è la più disumana delle pratiche eseguita sul corpo umano. Per quante ricerche si siano fatte questa pratica è praticata presso i popoli mussulmani ed ebraici. Non è dettata da norme religiose ma ispirata da tradizioni che si tramandano da tempi preistorici. E un retaggio di tradizioni tribali di una crudeltà inaudita e di una barbarie primordiale. Pensare che una parte del corpo degli uomini venga recisa e buttata ai cani fa inorridire e non è concepibile che all'epoca dei computer e degli aeroplani si pratichi ancora questo rito primitivo.  Non so se è vietato per legge ma dovrebbe esserlo perchè i genitori non hanno diritto sul corpo dei propri figli, bisogna che il mondo reagisca...

UNA LEZIONE DI ANTICOMUNISMO

Quando avevo ancora i calzoni corti, all'età di tredici anni, a scuola portarono in aula un giornale ricco di immagini assai tragiche della rivoluzione russa. C'erano fotografie che facevano vedere la strage della famiglia Romanov, queste immagini, mi avevano fortemente colpito ed il professore lo capì, mi chiamò e mi disse:"Tu domani terrai una conferenza ai tuoi compagni sul comunismo in Russia".  Mi sedetti in cattedra e pur essendo giovanissimo, feci le mie riflessioni sulle barbarie di un'ideologia assai spietata e se questa si fosse diffusa in Italia avremmo visto uguali barbarie. Purtroppo, in Italia, con gli anni si sono visti molti cittadini conquistati dall'ideologia comunista, che io osteggiavo aspramente.  Per anni, dovetti sopportare di vivere in famiglie comuniste, che avevano sposato in pieno, l'ideologia comunista. Era duro, per me sentire discorsi comunisti, che per educazione, non contestavo.  Quando cadde il muro di Berlino, tutti s...

L'OBBLIGO DI LEVA

Quando arrivai a Torino andai dritto in una caserma perchè ero stato richiamato per obbligo di leva. Era il 1942 ed appena entrai la prima cosa che mi fecero fu che mi rasarono tutti i capelli, era questo l'ordine perentorio. Per iniziare la leva bisognava effettuare quest'azione ma confesso che sentii un gran freddo in testa tanto che corsi a comprarmi un cappello che mi proteggesse la testa. Restai in caserma solo pochi giorni perchè arrivó la notizia al distretto che io ero stato dislocato a Roma, alla scuola di ingegneria. Dopo la laurea avevo fatto un concorso per un posto di ingegnere aereonautico e l'avevo vinto. Così dopo pochi giorni diventai un civile che aveva l'obbligo di frequentare la scuola di ingegneria aereonautica. Il preside era il generale Crocco che mi assegnó la progettazione di un velivolo di soccorso. La leva obbligatoria era una cosa che risaliva ai tempi dell'unità di Italia e costringeva le famiglie a privarsi della collaborazione di un ...

ITALIANI A DIETA

Quando cominciò la Seconda Guerra Mondiale e Mussolini presentò alla Francia la dichiarazione di guerra, non previde le conseguenze catastrofiche che avrebbe avuto sugli italiani, anche perchè Hitler gli aveva fatto credere che lui possedeva il segreto per la guerra lampo. Invece passarono alcuni anni l'Italia fu messa in ginocchio e gran parte delle grandi città furono distrutte.  La prima conseguenza fu che l'Italia fu tagliata fuori dalle importazioni e i rifornimenti non arrivarono più. Mussolini allora fu costretto a razionare quelle che avevamo di scorta per distribuirle equamente a tutti.  Inventò una tessera personale "Carta Annonaria", in cui era stabilito quanto avevamo al giorno di grano, riso, latte, caffè e gli altri alimenti. Tutto era stabilito per ogni giorno e a punteggi con tagliandi da consegnare al fornitore. Tutto questo è facile a dirsi, ma per milioni di persone fu un impegno colossale. Montagne di tessere dovevano essere consegnate agli int...

LE LINGUE E I POPOLI

Il popolo italiano che nel giro di pochi anni è passato dalla lingua latina a quella italiana e questo per gran parte è dovuto al merito di Dante Alighieri che fino al 1300 scriveva in italiano e in latino. Il passaggio dall'italiano avvenne in modo spesso incomprensibile e bisognerebbe essere esperti di filologia, perché il passaggio da una parola a un'altra completamente diversa è oggetto di studio da parte degli specialisti.  Noi ci limitiamo a constatare che contemporaneamente gli abitanti di una nazione  decidono di cambiare le parole, come se fosse avvenuta una decisione collegiale.  Il cambiamento di parole avviene simultaneamente, perché la stessa esigenza si determina contemporaneamente nella mente umana degli individui. Questo fenomeno merita uno studio attento, perché è indice di un collegamento delle esigenze che supera la ragione. La modifica di una lingua, come il passaggio dal latino all'italiano, comporta un livello di civiltà notevole perchè ogni citt...

LA BICI E' SMART E ALLUNGA LA VITA

Il primo disegno di una bicicletta risale a cinquecento anni fa ed è stato realizzato da Leonardo Da Vinci .  La bicicletta si avvale di due principi della fisica, primo la trasformazione di attrito radente in attrito volvente, e il secondo è il principio del giroscopio, cioè della stabilità laterale. Erano principi che Leonardo ancora non conosceva. Ci vollero cinquecento anni per capire che questo meccanismo avrebbe trasformato la vita dei cittadini perché ha trasformato la mobilità e la velocità, quindi con molta meno fatica possiamo spostarci da un punto all'altro su due ruote con pochissimo sforzo.  Durante la prima guerra mondiale, la bicicletta contribuì agli spostamenti, l'esercito italiano aveva fatto costruire una pesante bicicletta che si piegava in due.  La bicicletta essenzialmente è formata da due triangoli in tubo di ferro o di altre leghe, uno anteriore e uno posteriore. Con gli anni i costruttori hanno tentato di migliorare il disegno e la struttura,...

RADIO LONDRA E IL COLONNELLO STEVENS

Durante la guerra il colonnello Stevens era il più noto dei nostri amici. "E' il colonnello Stevens che vi parla da Londra".... Parlava un buon italiano ma con un accento inglese molto divertente. Durante il fascismo erano ammesse piccole radio ma era proibito ascoltare radio Londra. Sapevamo che la dittatura viaggiava sulle menzogne, il fascismo aveva reso gli italiani schiavi dei discorsi di Mussolini. Quando mi rifugiai sull'Appennino ligure, ci riunivamo in una casa e noi giovani ascoltavamo in una stanza buia per non farci vedere dall'esterno: "E' il colonnello STEVENS che vi parla da Londra...". Così apprendemmo che in una notte avevamo perso un impero, poi avevamo perso la Libia e tutta l'Africa.  La dittatura fascista era costretta a nascondere la verità per portare gli italiani come buoi al macello. Bisogna insegnare nelle scuole che la dittatura è la peggiore cosa che possa capitare ad un popolo. Dobbiamo non dimenticare che la fo...

IL TAJ MAHAL

Quando arrivai ad Agra la macchina si fermò, io scesi e vidi una delle Sette meraviglie del mondo. Ne capii subito la ragione.  Un'immensa linea d'acqua in lento movimento, formava una strada che saliva verso un edificio sulla quale lo stesso si rifletteva. Il monumento era un ottagono contornato da quattro altissimi minareti che svettavano verso il cielo.  Mi documentai e seppi che la costruzione aveva impegnato 20.000 operai per 22 anni. Il monumento era stato voluto dall'imperatore Moghul Shah Jahan in memoria della moglie Arjumand Banu Begum che era morta di parto lasciandolo vedovo e addolorato.  Non esiste al mondo un monumento simile per la memoria che rappresenta: l'amore di un imperatore  affranto dal dolore.  Alla costruzione collaborarono più di 1.000 tra elefanti e bufali nel trasporto delle materie prime. Il marmo bianco venne portato da Mankara che riveste le patì esterne, il diaspro dal Punjab e la giada e il cristallo dalla Cina. I turch...

IL TEMPIO DELLE SCIMMIE

Quando ho scritto che la scienza farà dimenticare la religione non pensavo di dire una grande sciocchezza. L'India smentisce quanto da me affermato in maniera palese con le sue università  nel campo dell'elettronica ,dove nelle stanze accanto si insegna l'induismo.  Quando ho visitato il tempio dei serpenti e quello delle scimmie ho capito che l'India resterà così per sempre anche se procederà in campo elettronico superando gli altri Paesi.  Il tempio delle scimmie era una costruzione a due piani popolata di scimmie  piccole ma agilissime, si arrampicavano sulle finestre sulle porte come se fossero stati rami di alberi. Questo spettacolo nella sua banalità mi fece riflettere che esistono due mondi quello di noi uomini e quello delle scimmie, noi ne controlliamo solo quello nostro e questo ci pare sufficiente per soddisfare la nostra mente. Forse il mondo delle scimmie è un mondo a sè, ha un linguaggio e una logica che non conosciamo e forse non conosceremo mai....

IL GANGE A BENARES - 1960

Quando cominciai a lavorare e guadagnai i primi soldi il mio desiderio fu di andare in India. Ne avevo ragione perchè la conoscenza della vita non è completa senza avere vissuto almeno qualche giorno in India. Di tutti i paesi del mondo l'India è il più affascinante: è piena di misteri e di fede. Dice Terzani che "in India ogni pietra è un dio".  Racconta Moravia nel suo bel libro sull'India " India e religione": non si può capire l'India se non si è visto il Gange a Benares; non è uno spettacolo di folla ma è uno spettacolo di fede, è incredibile come tanta gente abbia bisogno di purificarsi con un bagno nel fiume sacro.  Prendemmo una piccola barca e navigammo lungo il fiume dove migliaia di persone si affollavano per immergersi nel fiume sacro a tutti gli induisti, sulla riva c'erano tanti fuochi dove bruciavano i cadaveri.  La folla era silenziosa nessun lamento o espressione di cordoglio: vedevo le famiglie, mogli, sorelle e figlie aggi...

KATHMANDU - Nepal 1960

L'aereo fu costretto a fare alcuni giri sulla pista dell'aeroporto perchè la pista era occupata da un gregge di pecore. Kathmandu era la capitale di uno staterello ai piedi dell'Himalaya che era rimasto fuori dalla dominazione inglese dell'India e fuori dai circuiti turistici. Eravamo quattro turisti assetati di conoscenza del mondo nel quale eravamo ospiti. Quando scendemmo dall'aereo tutto fu una sorpresa, questo paese conservava antiche tradizioni sia negli edifici che nella popolazione. La prima cosa che ci fu mostrata fu la "dea bambina": avevano chiuso in casa in un appartamento al primo piano una bambina che doveva restare segregata fino a che avesse raggiunto la sua maturità sessuale. La vedemmo dalla finestra e ci salutò con un sorriso. Era una tradizione che si tramandava da millenni e su quelle montagne il tempo non passava. Fummo alloggiati in una casa antica che, mi dissero, era stata del governatore. Quando ci fummo riposati dal lungo via...